11 agosto 2006

rubrica: "CHICCHE" SUL CINEMA a cura di Matteo Piccinetti

"SUPERMAN: Bello e Dannato"
I retroscena del supereroe



Ormai è imminente, Superman tornerà, dopo tanti anni di assenza e già dalla prossima settimana arriveranno le anteprime sugli schermi.
Questa è la parte più recente di una storia lunga oltre 50 anni, le avventure di un simbolo della cultura pop americana un po’ come lo sono stati e lo sono tuttora Topolino o la Coca-Cola.
Questi sono tutti status symbol impressi nella mentalità americana da sempre e riutilizzati in chiave artistica, non a caso, dallo stesso Andy Warhol.
Malgrado l’enorme successo più o meno costante nella vita del personaggio (a parte qualche flop, come il pessimo "Superman IV : The Quest for Peace" di Sydney J. Furie del 1987, definito addirittura come "scult" del genere), il mito Clark Kent-Superman è stato perseguitato da un alone di sfortuna a dir poco incredibile.
Già dagli inizi, nel 1948, nel primo Superman visto al cinema, il protagonista Kirk Alyn dopo il grande esordio fu rilegato ad una carriera di bassissimo livello, accettando anche qualsiasi particina di film di serie B o C o Z!!! morendo poi nel ’99.
Il fenomenale Superman della televisione interpretato da George Reeves fu trovato morto nel 1959 ammazzato o suicida (nessuno lo sa…) in circostanze non chiare, portandosi dietro come unico indizio una pallottola sul suo corpo.
Voci dicono che avesse una storia fugace con la moglie di Eddie Mannix, il capo di allora della famosa "Mgm", ma niente è riuscito a colmare le lacune della strana vicenda (a proposito uscirà a breve in America "Holliwoodland" con Ben Affleck, quindi in Italia dovremmo aspettare qualche mese…).
A questo filone drammatico si aggiungono poi le vicissitudini dell’adorata Lois Lane-Margot Kidder (l’"autentica" Lois Lane) che solo da pochi anni ha risolto i problemi legati alle sue crisi maniaco depressive, mentre morì per problemi circolatori la voce del cartone animato originale di Superman (anni ’40) Bud Collyer, guarda caso proprio mentre tornò al lavoro sul cartoon della CBS negli anni Sessanta.


Infine, oltre a Richard Pryor che faceva parte della gang dei malvagi in "Superman III", morto dopo la tossicodipendenza ed una lunga malattia Christopher Reeve chiude la cerchia, rimanendo paralizzato successivamente ad una caduta da cavallo, il quale morì poi nel 2004.
Speriamo che il regista Bryan Singer con il suo "Superman Returns" riporti il supereroe al successo di un tempo, visto il cast fenomenale di cui dispone oltre al novello protagonista Brandon "Clark Kent" Ruth.
Basta pensare al grande Kevin Spacey nei panni del cattivo Lex Luthor, Marlon Brando riportato alla vita grazie alla tecnologia con le vesti di Jor El- padre di Superman e la nuova Lois Lane-Kate Bosworth (già vista nei famosi "Luomo che sussurrava ai cavalli" e "Wonderland").
Personalmente confido in un film innovativo, dove la trama sia originale, incolli allo schermo e soprattutto che nell’insieme non sia banale, com’è successo in passato.
Se gli attori sono stati all’altezza, e tutto, ma veramente tutto (sceneggiatura, montaggio, fotografia, effetti speciali, ecc…) è perfetto o quasi, dal regista dei "Soliti Sospetti" o meglio ancora dei primi due "X-Men" ci si dovrebbe aspettare una grande rinascita.